Il giardino del Museo Diocesano di Albenga ospiterà il prossimo giovedì 22 settembre, alle 11.00, l’incontro Costruttori di alleanze. Dopo il successo del lancio congiunto del “Sale di Liguria”, l’obiettivo di questo nuovo incontro è realizzare una rete di alleanze tra amministratori pubblici, società civile e mondo dell’economia per creare valore intorno ai beni materiali e immateriali della Diocesi di Albenga-Imperia.
L’appuntamento si inserisce nell’ambito della mostra Onde Barocche, un’occasione per creare il contesto favorevole alla nascita di sinergie tra territori, aziende e patrimonio storico, artistico e culturale. Intrecciandosi con il lavoro sul patrimonio storico e artistico che la campagna diocesana Formae Lucis promuove dal 2020, Costruttori di alleanze sarà dedicato alla valorizzazione delle valenze turistiche dei territori attraversati “dall’oro bianco” con l’obiettivo di presentare all’entroterra un progetto di destinazione turistica capace di capitalizzare l’enorme patrimonio materiale e immateriale custodito dalle piccole comunità al di là del mare.
«L’obiettivo di Formae Lucis è di divulgare l’arte e la sua bellezza, con particolare attenzione alle piccole eccellenze del territorio – spiega il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Albenga-Imperia, Castore Sirimarco – abbiamo dato via al progetto nell’ottobre 2020 attivando numerose collaborazioni sul territorio e con gli enti che hanno dimostrato vivo interesse a partecipare e collaborare in sinergia per la creazione di eventi destinati al pubblico. Il nostro intento è infatti quello di far conoscere l’arte diocesana attraverso le sue diverse forme, producendo così sensibilità non solo tra i turisti ma, prima di tutto, a livello locale».
«Vorremmo legare i percorsi d’arte diffusa proposti dalla mostra Onde Barocche tra Albenga, Pieve di Teco e tutto il territorio all’ enogastronomia e alle tradizioni della cultura contadina – spiega Franco Laureri, responsabile della campagna di comunicazione – un progetto di destination management in grado di strutturare nuove proposte esperienziali culturali abbinate ai cicli colturali della vite e dell’olivo: dalla vendemmia alle degustazioni in cantina, dalla raccolta delle olive alla molitura».
Seguirà all’incontro cooking show del maestro di cucina Renato Grasso e rinfresco offerto da Pastificio Fratelli Porro (Colle di Nava), Panificio Cacciò (Gavenola), Azienda Agricola Campore Plants di Fazio Lucio. Cantina di Tenuta Maffone (Acquetico, Pieve di Teco). Sarà presente l’AIS (Associazione Italiana Sommelier).